SETTECENTOCINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI DANTE
- Editore
- Mag, 07, 2015
- Letteratura
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FIGURE FEMMINILI DELLA DIVINA COMMEDIA
MATELDA
(Gabriella Maggio)
Aligi Sassu, Matelda, 1981-‘86
E là m’apparve ….
una donna soletta che si gia
e cantando e scegliendo fior da fiore
(…)
Come si volge, con le piante strette
a terra e intra sé, donna che balli,
e piede innanzi a piede a pena mette
(…)
Non altrimenti
che vergine che gli occhi onesti avvalli
(…)
Nel XXVIII canto del Purgatorio Dante s’inoltra vago di cercar nella divina foresta spessa e viva del Paradiso terrestre che si trova in cima alla montagna del Purgatorio. Giunto sulla riva di un fiume scorge sull’altra una giovane e bella donna che cammina cantando, è Matelda, dolce e luminosa incarnazione della perfetta felicità propria dell’uomo nell’Eden.
John Flaxman , Matelda, 1793
Il tono del poeta esprime la meraviglia dell’incontro inatteso, quando la invita ad avvicinarsi per ascoltare le parole del suo canto, il salmo Delectasti, un inno alla vita attiva .
William Waterhouse, Matelda,1915
L’immagine di Matelda rinvia a significati storico simbolici complessi. Da un lato ha i tratti stilizzati della donna-angelo dello Stil novo, dall’altro richiama la donna amata da Guido Cavalcanti, Giovanna detta Primavera. Come nella Vita Nova Giovanna / Primavera precede l’incontro con Beatrice così nella Commedia Matelda che intreccia fiori ( primavera) precede l’incontro con l’amata.
Ma la donna è anche Proserpina del racconto ovidiano e il paesaggio naturale è quello dell’età dell’oro, ma anche quello del genere lirico della pastorella. Dante realizza una splendida sintesi di cultura pagana e cristiana, legittimando i suoi poeti , quelli incontrati nel castello del Limbo e Stazio che si è unito al cammino di Dante e Virgilio perché ha finito di scontare la sua pena nel Purgatorio.
Concerto Brandeburghese
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