La corrente della “Poesia della Coscienza Critica” In Spagna
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- Ott, 01, 2025
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Bernardo Santos
Bisogna ripercorrere un po’ di storia.
La poesia della coscienza critica spagnola nasce dalla confluenza di diverse poetiche che nascono alla fine degli anni ’80 del ventesimo secolo, ma diventa perfettamente visibile alla fine degli anni’ 90 e agli inizi del ventunesimo secolo. Probabilmente la data inaugurale è la pubblicazione del libro “Cantico dell’erosione” di Jorge Riechmann. Inizia in diversi gruppi con sensibilità diverse e che hanno avuto diversi nomi nella sua origine: L’altro sentimentalismo, la poesia della differenza, il sensismo, la poesia d’indagine, la poesia invadente, e così via… La poesia della coscienza critica si è nutrita pure di correnti internazionali come il realismo sporco, la poesia sociale classica che, appunto viene tanto scritta nella Spagna degli anni 50 contro la dittatura, la poesia operaia, la poesia decoloniale scritta in America Latina, l’anti-poesia e altre correnti. La sua evoluzione è stata strettamente legata a grandi avvenimenti politici e sociali in Spagna come il movimento contro l’entrata nella NATO degli anni ’80 che ha fatto una rilettura assai critica delle trappole del processo di transizione dalla dittatura di Franco all’attuale monarchia, del movimento antiglobalizzazione degli anni’ 90 e, infine, del cosiddetto movimento 15M, nato nel 2011 come reazione alle politiche di aggiustamento europee. È stata legata pure a questioni globali come il crollo della Unione Sovietica, la costruzione de la Unione Europea, la sorgente quarta onda del femminismo e, soprattutto, la centralità dell’imminente collasso ecologico planetario. Le poetesse del gruppo parlano di un femminismo intriso di anticolonialismo e antirazzismo, come si può vedere in questa poesia della bravissima Ana Perez Cañamares.
Pocos saben que tengo otra hermana.
El azar nos separó al nacer.
Yo mamaba la leche de mi madre
mientras ella se secaba al sol.
Cuando perforaron mis orejas
ella recibió la ablación del clítoris.
Follé con hombres y sufrí por todos;
a manos de uno solo se quebró ella.
Me separé, lloré, abandoné mis sueños.
Ella murió unas cuantas veces
bajo piedras, ácido, sida y malaria.
Su cuerpo se deshizo y se recompuso.
En una o dos ocasiones fue feliz de morir.
Mi hija creció; mi hermana murió en el parto.
Años después parió una niña y se la quitaron.
Yo veo mi cuerpo envejecer; ella no tiene espejo.
Me pongo cremas antiarrugas
pero toda ella es un surco.
Yo hago listas de lo que le duele:
pero ella es la que administra su dolor.
Pochi sanno che ho un’altra sorella.
Il caso ci ha separati alla nascita.
Io succhiavo il latte di mia madre
mentre lei si asciugava al sole.
Quando mi perforarono le orecchie
lei ricevette l’ablazione del clitoride.
Ho scopato uomini e sofferto per tutti;
per mano di uno solo, lei si spezzò.
Mi sono divorziata, ho pianto, ho abbandonato i miei sogni.
Lei è stata ammazzata diverse volte
sotto le pietre, l’acido, l’AIDS e la malaria.
Il suo corpo si è disgregato e ricomposto.
Una o due volte lei fu felice di morire.
Mia figlia è cresciuta; mia sorella è morta durante il parto.
Anni dopo ha partorito una bambina e gliel’hanno portata via.
Io vedo il mio corpo invecchiare; lei non ha specchio.
Mi metto le creme antirughe
ma lei è tutta un solco.
Io faccio le liste di ciò che le fa male:
ma è lei che gestisce il suo dolore.
In questo cammino ci sono state anche alcune importanti pietre miliari letterarie come sono la creazione e il mantenimento nel tempo di diverse riviste elettroniche o la pubblicazione di antologie che sono diventate famose e hanno venduto migliaia di copie, come per esempio
- “Feroces”.
Feroci: DVD poesía 1998.
- “En legítima defensa: poetas en tiempos de crisis”
In legittima difesa: poeti in tempi di crisi. Bartleby 2012
- “Disidentes: antología de poetas críticos españoles”.
Dissidenti: antologia di poeti critici spagnoli. La oveja roja. 2015
Sono stati importanti anche degli incontri specifici, orientati alla diffusione di questo tipo di poesia, durante i quali è stato possibile scambiare idee, incontrarsi e riconoscersi, dibattere e produrre nuovi documenti. Alcuni festival annuali, come “Voci dell’Estremo”, sono stati chiave. Celebrato a Moguer, il luogo di nascita di Juan Ramón Jiménez si è sparso per tutta la Spagna a Logroño, Madrid, Barcellona, Tenerife, Bilbao, Valencia, nella valle del Jerte o a Siviglia. Oggi devo citarne altri sorti negli ultimi anni come Vociferio (A Valencia), 4 de Agosto (A Logroño) ecc..Per finire, devo parlare del ruolo delle cosiddette case editrici indipendenti, di solito gestite da una sola persona o di un piccolo gruppo o collettivo. Senza soldi né potere sono riuscite a espandere la poesia critica, tramite sforzo e coraggio, e veramente portandola al vertice di visibilità sui social network e iniziando a interessare le case editrici non più così piccole. Quale sarà il suo futuro? Io credo che, per ora, sarà buono. Si mantengono da tempo alcuni spazi d’incontro incoraggiando la comunità creata, anche se alcuni di essi soffrono oggi di crisi di crescita e si mantengono case editrici indipendenti che danno visibilità. E, soprattutto, gli autori “senior” continuano a pubblicare opere di qualità e ci sono giovani che seguono il movimento come un punto di riferimento, per imitare, ma soprattutto per rispondere, innovare e sviluppare in funzione dei cambiamenti nel paese e nel mondo e nelle estetiche emergenti.
COS’È LA POESIA DELLA COSCIENZA CRITICA?
Le caratteristiche distintive potrebbero essere:
- Non è una generazione biologica di poeti. Sono un insieme di poeti di età diverse che si raggruppano perché hanno un’idea comune della funzione della poesia. Si può dire che quelli di più età sono nati negli anni 1940 e i più giovani negli anni 1990
- Questi poeti assumono la radicale storicità del discorso letterario e, di conseguenza, del soggetto che scrive. La poesia è scritta in un momento storico e in un luogo del pianeta.
- C’è un doppio movimento, il poeta è modellato dal suo momento storico e dal luogo da cui scrive, ma al contrario, il poeta ha la possibilità e il dovere di collaborare alla trasformazione di quel tempo storico.
Dice Jorge Riechman:
Unos pocos hacen historia:
los más la sufren.
De tanto en tanto quienes sufren la historia
tras sufrir demasiado
se exasperan, y eruptivamente
se echan a la calle a hacer historia:
son días de grandes borracheras
grandes carnicerías
grandes revoluciones.
Días que son horas y luego son minutos.
Después, quienes hacen historia
recuperan las posiciones
desde las que pueden hacer historia.
¿A ti qué te parece:
podemos desuncirnos de esta noria?
(De Material móvil. 1993)
Alcuni pochi fanno la storia:
i più la subiscono.
Di tanto in tanto coloro che subiscono la storia
dopo aver sofferto troppo
si esàsperano, ed eruttivamente
si gettano in strada per fare la storia:
sono giorni di grandi sbronze
grandi carneficine
grandi rivoluzioni.
Giorni che sono ore e poi minuti.
Poi, quelli che fanno la storia
recúperano le posizioni
da dove possono fare la storia.
Cosa ne pensi:
possiamo smettere di aggiogarci a questa ruota?
- Per quanto detto nel punto precedente, questa poesia affronta il conflitto socioeconomico, politico, culturale e di stili di vita come asse della sua produzione artistica. È concepita come espressione di dissenso e di critica e cerca le cause (non solo descrive gli effetti).
- l’io, il mondo interiore, i sentimenti, le emozioni non sono qualità eterne, ma costruzioni ideologiche nei processi storici. In questo modo anche cambiare la soggettività può cambiare il mondo.
Per questo, è una poesia attenta anche all’abolizione dell’amore romantico e alla sua sostituzione con nuove forme affettive e sessuali, le nuove forme di coppie o gruppi amorosi, i nuovi orientamenti sessuali, il non binarismo.
- C’è una “sistematica demistificazione della figura del poeta come vate”, chi fa l’oracolo, e del ” testo poetico come portatore di verità eterne e trascendentali”. Sono più importanti le pratiche poetiche, interessano i formati che si usano, dove si legge, come si legge, con chi si legge.
Per esempio, in questo poema di Enrique Falcón che si chiama Canzone di chi si è sollevato, e che appartiene al suo libro “Porzione del nemico”, dove adotta un tono profetico, ma in ogni caso dall’uguaglianza, cioè da un essere umano a un altro essere umano:
No adoptes nunca el nombre que te dé la policía
No acerques tu caricia a la piel del invasor
No comas de su trigo, no bebas más su leche
No dejes que tu alberca la vuelvan lodazal
No esperes casi nada de su magistratura
No reces en su lengua, no bailes con sus ropas
No pierdas nunca el agua que duerme a los guardianes
Ni alojes en su boca la sal de tu estupor
No guardes en el sótano más bombas incendiarias
No firmes con tu letra los presagios del poder
No tiendas más cadáveres en la comisaría
No esperes nunca nada de la voz del ataúd
No entregues tu camisa a ninguno de sus bancos
Ni viertas en tu vientre el pozal de una bandera
No lleves a tu amigo a los pies del impostor
No dejes que su lengua fructifique tras tu casa
No permitas a tus hijos,
Nunca dejes a tus hijos
Esconderse en su jardín.
Non prendere mai il nome che ti dà la polizia
Non accarezzare la pelle dell’invasor
Non mangiar il loro grano, non bere mai il loro latte
Non lasciar loro infangare la tua vasca
Non sperare nulla dalla loro magistratura
Non pregare nella loro lingua, non ballare vestito come loro
Non perdere mai l’acqua che addormenta i guardiani
Non mettere nella loro bocca il sale del tuo stupore
Non tenere in cantina altre bombe incendiarie
Non firmare di tuo pugno i presagi del potere
Non stendere più cadaveri in questura
Non sperare mai niente dalla voce della bara
Non consegnare la camicia alle loro banche
Non versare nel tuo grembo un’asta di bandiera
Non lasciare il tuo amico alla mercè dell’impostore
Non lasciare la sua lingua fiorire dietro casa
Non permettere ai tuoi figli
Non lasciare mai i tuoi figli
celarsi in quel giardino del potere.
- La “poesia della coscienza critica” non porta con sé una determinata opzione estetica, ma dà luogo a stili diversi tra i vari autori, e persino in uno stesso autore nel tempo.
Tutte le possibilità stilistiche sono presenti. Non ci sono regole, non ci sono stili, non c’è un unico modo di scrivere, c’è libertà. C’è solo l’obbligo della sperimentazione.La poesia deve essere comprensibile per ampi strati di lettori, ma allo stesso tempo non deve cessare di essere una pratica artistica del linguaggio. Deve raggiungere le masse senza smettere di essere poesia e non diventare un pamphlet.Tuttavia, la poesia impegnata (poesia contro) non si può esprimere con forme classiche (O magari sì è possibile, ma non è usuale). Per ciò, spesso si trova il verso bianco, l’assenza di rima e metrica, il linguaggio contemporaneo, i neologismi, l’espressione surreale, il dire scomposto, il ritmo dirompente, il linguaggio disarticolato, la scrittura torrenziale, il sostegno metaforico, il collage, l’approccio ironico, le strutture epiche, l’assenza di punteggiatura, le esitazioni ortografiche e così via. La sfida è offrire un testo che stupisca, che richieda una lettura-altra, che strappi la concezione classica del testo poetico per rimuovere le coscienze, facendo appello all’umorismo nero se necessario. Questa eterogeneità non è uno svantaggio, al contrario, la diversità di approcci e la molteplicità di registri, rende una grande forza alla poesia critica spagnola contemporanea. È difficile annoiarsi. C’è sempre qualcosa che sorprende.
Rischi della poesia della coscienza critica
Jorge Riechmann nel suo saggio “Poesia che non cede all’ipnosi”, ne stabilisce almeno tre che sono ampiamente accettati tra noi:
- strumentalizzare la poesia come decorazione di un discorso ideologico, come un’arte che non è libera, che non cerca, ma riproduce una presunta “verità” prefabbricata.
- Come si diceva poc’anzi, un altro rischio sarebbe il primato del contenuto e l’oblìo della forma che diventa un opuscolo.
- Usurpare la voce degli altri facendola passare per propria. Sostituire l’esperienza di altri, specialmente affrontando temi di razzismo, colonialismo, marginalità e povertà da posizioni a volte molto solidali e impegnate, ma senza poter evitare di scrivere da una posizione di uomo bianco europeo borghese.
Le conseguenze commerciali
Scrivere dai postulati precedenti comporta anche la marginalizzazione degli organismi ufficiali dello Stato spagnolo o dei governi delle regioni, la marginalità nelle università, il rifiuto dei grandi gruppi editoriali e la quasi invisibilità nei supplementi culturali dei grandi quotidiani e media. Ovviamente, non far parte del canone ufficiale significa non essere nei libri di testo, e questo fattore è fondamentale, dato che la scarsa conoscenza letteraria delle generazioni più giovani è quella che ricevono precariamente nelle scuole (anche se nelle università la cosa non differisce molto). E nelle scuole si parla sempre della stessa cosa e degli stessi. Di conseguenza, le vie per raggiungere i lettori sono diverse nei nostri poeti. Festival, letture all’aperto, recite in bar, blog letterari, social network e, naturalmente, incontri personali. Portare la poesia dove ci sono le persone. Soprattutto a partire dalla crisi del 2008 la poesia esce dai salotti alla strada, alla piazza pubblica, con un’energia e un’accettazione senza precedenti, perché l’incontro diretto, lo spazio condiviso, diventano elementi chiave. Coloro che assistono alle letture pubbliche riconoscono nei versi i problemi che soffrono, le ingiustizie che soffrono.
Principali poeti e poetesse
Voglio sottolineare l’importanza del corale, del collettivo in questo movimento. Attualmente, si possono elencare circa 200 poeti spagnoli che praticano la poesia critica da più o meno tempo, che non sono scrittori di poesie critiche occasionali.
Jorge Riechmann, Begoña Abad, Eladio Orta, Uberto Stabile, Isabel Martín Ruíz, Antonio Crespo Massieu, Felipe Zapico, Eduardo Moga, Antonio Martínez i Ferer, David González, Enrique Falcón, Luis Felipe Comendador, Isabel Pérez Montalbán, Bernardo Santos, Antonio Méndez Rubio, Alberto García-Teresa, Salustiano Martín, Daniel Macías, Cristina Morano, Paco Gómez Nadal, Pablo Müller, Eladio Méndez, María Eloy García, Juan Calle, Luis Ramos de la Torre, Ángel Miguel Espada, Juan Carlos Mestre, Elisa Rueda, Isabel Hualde, Ana Pérez Cañamares, Gema Estudillo, Luis Ramos, Gsús Bonilla, Javier Cartago, Tirso Priscilo Vallecillos, Antonio Revert, José María García Linares, Iosu Moracho, Carlos Da Aria, María Cano, Juan Leyva, Teresa Ramos, David Trashumanete, Remedios Álvarez Díaz, Eva Vaz, Inma Luna, David Re-foyo, Matías Escalera, Isabel Bono, Olalla Castro, Enrique Cabezón, Ángel Calle, Javier GM, María Ángeles Pérez López, Vicent Camps, Miguel Ángel Vázquez, entre otros.
Antologia di poesia critica spagnola che pubblicherà la casa editrice Ensemble.
In questa antologia appariranno 20 poeti e poetesse scelti/e da Alberto García Teresa uno dei più grandi conoscitori di questo movimento, con il quale, al di là del suo criterio suggestivo, abbiamo accordato di scegliere coloro che hanno vinto importanti premi in Spagna, i cui libri vengono tradotti spesso e di età differenti.
| POETA / POETESSA | LIBRI
SPAG |
LIBRI ITAL | LIBRI ALTRE LINGUE | Premi | Libri in italiano
|
| Antonio Crespo Massieu
(Madrid, 1951) |
10 | 1 | |||
| Begoña Abad
(Villanasur, Burgos, 1952) |
21 | ||||
| María Ángeles Maeso
(Valdanzo, Soria, 1955) |
13 | ||||
| Matías Escalera Cordero
(Madrid, 1956) |
8 | ||||
| Juan Carlos Mestre
(Villafranca del Bierzo, León, 1957) |
26 | 3 | 4 | Nazionale di Poesia 2009 | Museo della Classe operaia (poesie come pane) 2022
Non importa ormai vivere bensì la vita. 2019 Le stelle a chi le labora. Antologia poética. 2012
|
| Eladio Orta
(Isla Canela, Huelva, 1957 |
15 | ||||
| Jorge Riechmann
(Madrid, 1962) |
41 | 1 | 6 | * Hiperion 1987
* Jaén 1997 * Gabriel Celaya 2000 * Stendhal. Traducción 2000 * Ciudad de Mérida 2008 |
Amo il tuo corpo imperfecto. Poesie scelte 1986-2011. Rhytmós. 2011 |
| Bernardo Santos
(Vinuesa, Soria, 1962) |
12 | 1 | Luis Feria 2012 | La Tempesta del tempo. Ensemble (Roma) 2024. Traducción Bernardo Santos y Dalila Colluci | |
| Isabel Pérez Montalbán
(Córdoba, 1964) |
11 | ||||
| Antonio Orihuela
(Moguer, Huelva, 1965) |
48 | ||||
| Ana Pérez Cañamares
(Santa Cruz de Tenerife, 1968) |
16 | * Premio Blas de Otero 2012
* Premio Vicente Núñez 2016 |
|||
| Enrique Falcón
(Valencia, 1968) |
28 | 2 | |||
| María Eloy-García
(Málaga, 1972) |
10 | 1 | Quanto dura quanto, Lupo editore, Copertino (Lecce, Italia), 2011. Traducción de Angelo Nestore, | ||
| Miriam Reyes
(Orense, 1974) |
8 | Hiperion 2004
Nacional poesía |
|||
| David Eloy Rodríguez
(Cáceres, 1976) |
12 | 1 | Il desiderio è un ospite (Edizioni L´Arca Felice, Salerno, 2012; edición bilingüe, traducción de Lorenzo Mari y litografía de Marco Vecchio)
|
||
| Olalla Castro Hernández
(Granada, 1979) |
10 | * Miguel Hernández
* Antonio Machado. * Unicaja * Vicente Núñez * Ciudad de Estepona. |
|||
| Belén García Nieto
(Sevilla, 1982) |
1 | ||||
| Mayte
Gómez Molina (Madrid, 1993) |
1 | * Nacional de Poesía Joven 2023
* María Agustina 2014 * Eugenio Carbajal 2015 * Jorge Guillén 2016 |
|||
| Rocío Acebal Doval
(Oviedo, 1997) |
1 | Hiperion 2020 | |||
| William
González Guevara (Managua, 2000) |
4 | * Hiperion 2023
* Poesía joven “Antonio Carvajal” |
Per riassumere un po’ tutto e per concludere, vorrei tornare a riflettere su questa nostra poesia impegnata e, come si dice in spagnolo, “situada”.
Poesia “situata” dal fatto che questi poeti non scrivono nell’aria, in non si sa quale posto, scrivono dal qui e dall’oggi. Voglio dire che scrivono prestando attenzione a ciò che accade nel loro interiore e intorno a loro.
Loro sono conoscenti e sensibili al conflitto che determina l’attuale congiuntura storica e questo è al centro della loro scrittura e lo manifestano in modo critico, in modo implicito o esplicito. Anzi, fanno parte di questo conflitto; sono soggetti attraversati da esso. Strutturano la loro percezione e la loro espressione a partire da esso e con esso.Così è possibile che, nella «poesia della coscienza critica», l’espressione del sentimento individuale sia anche un riflesso di un sentimento collettivo. Che l’aneddoto personale non sia affrontato dalla biografia particolare, ma come fatto personale che accade ai numerosi individui che si trovano nella stessa situazione sociale. La causa non è individuale (una questione psicologica, un’interpretazione soggettiva, una catena di eventi straordinari), ma sociale e quotidiana.Questi poeti aspirano ad alterare il pensiero e l’azione del lettore, a ottenere una presa di coscienza dello stato del mondo affinché possa agire contro l’ingiustizia. Tuttavia, cercano di realizzare questo cambiamento senza offrirgli soluzioni, senza dargli risposte a partire da una saggezza che lo scrittore già possiede e che rivela al pubblico. Inversamente, il poeta deve imparare ogni giorno dalla realtà.
Come dice la poetessa Begoña Abad nel libro Parole d’amore per questa guerra:
Todos los días tomo mi dosis,
ni uno solo lo dejo pasar.
Amarga medicina esta realidad,
pero imprescindible para no olvidar
qué está pasando.
Ogni giorno prendo la mia dose,
non la dimentico mai.
Amara medicina questa realtà,
ma indispensabile per non dimenticare
cosa sta succedendo.
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