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La biblioteca dei fisici scomparsi ed. Garzanti

 

Romanzo di Barbara Bellomo

Il mitico cenacolo dei fisici di via Panisperna, la misteriosa scomparsa di Ettore Majorana,  una storia d’amore contrastato dalla famiglia, ma invincibile, un padre tiranno, nel contesto della storia italiana tra la fine degli anni ’20  e gli anni ’50  costituiscono  i temi  dell’avvincente romanzo di Barbara Bellomo La biblioteca dei fisici scomparsi , edito da Garzanti. Un romanzo storico che mescola microstoria e Storia, invenzione e fatti, mette Barbara Bellomo  sulla linea segnata  da  altre scrittrici siciliane come Goliarda Sapienza,  Maria Attanasio e Simona lo Iacono. Il romanzo si sviluppa tra passato e presente, quasi  un  diario dei fatti essenziali che segnano la vita di Ida Clementi, la bibliotecaria di via Panisperna. Contravvenendo al divieto paterno di lavorare , grazie all’incontro con l’illustre Orso Maria Corbino, amico  padre, Ida ottiene il posto di bibliotecaria  che  la  mette al fianco dei più grandi fisici italiani del tempo. In particolare diventa amica di Ettore Majorana con cui condivide l’origine siciliana e la passione per la letteratura :”Signorina Clementi, lo sa che mi piace parlare  con lei di letteratura ?” Majorana farà da tramite con Alberto Guarneri , suo collega quando frequentava la facoltà di ingegneria  e amico sincero. Tra Ida e Alberto è amore a prima vista, assoluto :”  Come ferro e calamita”. Ma il severo avvocato Clementi  impedisce con la complicità della moglie e del figlio che quest’amore possa continuare e impone a Ida il matrimonio con Raffaele Braschi. Ida cede affranta, convinta che Alberto si sia innamorato di Giulia. Nel 1938, quando Ida sta per lasciare Roma e trasferirsi col marito a Torino, apprende dalla stampa la misteriosa scomparsa di Ettore Majorana. La notizia la rattrista molto e le fa sentire più vivo l’amore per Alberto, di cui non ha avuto più notizie. Dopo la parentesi della Seconda Guerra mondiale negli anni ’50 a Torino Ida incontra per caso Giulia, la promettente studentessa di via Panisperna di cui era stata tanto gelosa da ritenerla responsabile dell’allontanamento di Alberto. Il colloquio con la donna la rassicura :” Credevi davvero  avessi sposato Alberto?…nella sua testa c’eri tu…mi sembrava di competere con un fantasma”. Giulia continua accennando al fatto che probabilmente Majorana e Alberto vivono a Buenos Aires e frequentano il salotto culturale  delle sorelle Cometta Manzoni. Ida comincia le sue ricerche con determinazione e nello stesso tempo conduce un’analisi interiore rigorosa che la porta allo svelamento di sé e dell’inganno perpetrato dalla sua famiglia.  Riacquista il coraggio e lo spirito libero di quando era la giovanissima bibliotecaria di via Panisperna. I luoghi sono molto importanti secondo Fernand Braudel e  nella narrazione di Barbara Bellomo hanno un ruolo fondamentale, non sono  soltanto una scenografia della vita di Ida,  ma tappe  fondamentali e significative delle sue attese e speranze deluse a Roma,  spente a Torino, rinate con ostinazione ribelle a Catania, realizzate   a  Buenos Aires.  I luoghi sono memoria, identità, relazioni orizzontali tra viventi e relazioni verticali con i morti. La biblioteca dei fisici scomparsi vuole esprimere anche o soprattutto che le scoperte della meccanica quantistica, realizzate in via Panisperna,  dimostrano la perdita di oggettività nell’interpretazione dei fenomeni fisici e l’inquietudine per la destabilizzazione gnoseologica che ne deriva. Per questo l’opera , pur dialogando  con la tradizione italiana del romanzo storico, chiama in causa  i grandi autori siciliani ,L. Pirandello,V. Brancati, L.Sciascia  dotati di una particolare intelligenza sensibile che ha permesso loro di vedere oltre i dubbi, le paure, le  incertezze degli uomini. Nel tessuto linguistico chiaro ed essenziale della narrazione s’inseriscono espressioni dialettali come lessico familiare.

 

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